Rosa Siciliano

“In piedi, costruttori di pace!”: nell’editoriale di maggio di Mosaico di pace, padre Alex Zanotelli, direttore responsabile, ripercorre le Arene di Verona, ricordando quel grido di speranza di don Tonino Bello del 30 aprile 1989. Oggi l’Arena è luogo di ripartenza per un mondo veramente disarmato, perché – scrive Alex – “mai come in questo momento c’è bisogno di ritrovarci come popolo della pace, perché siamo sull’orlo dell’abisso: una terza guerra mondiale, che inevitabilmente ci condurrà all’inverno nucleare”.

Il numero di maggio di Mosaico di pace passa per l’Africa, con un articolo di padre Efrem Tresoldi sul prossimo voto in Sudafrica e uno di Alessandra Morelli che commenta il Piano Mattei chiedendosi se tale accordo per l’Africa sia reale cooperazione piuttosto che non un evidente contrasto alla mobilità umana.

E, ancora, da Cristina Simonelli che, in Parola a rischio, ci parla dell’energia come linguaggio di Dio e come abbraccio di e per tutta l’umanità, a Simone Stifani che intervista Guido Dotti sul tema dell’accoglienza. Nelle pagine di maggio troviamo spazio per Francesco Comina con il nuovo beato Max Josef Metzer, per Antonio Mazzeo che commenta i giovanissimi studenti portati alla base militare di Ghedi, per Salvatore Leopizzi che torna sull’importanza della negoziazione nei conflitti armati e per Giuseppina Lupo che racconta il progetto delle Gru di Castelbuono e della delibera del Comune per chiedere al Governo che l’Italia firmi il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. E, infine, Renato Sacco e Giorgio Beretta ci illustrano l’ultima Relazione al Parlamento secondo la legge 185/90. Il Dossier è a cura della Redazione sulla Nonviolenza in Johan Galtung. Perché si passi dalla nonviolenza come stile personale a un impianto politico che sia capace di mediare e prevenire i conflitti senza l’uso della violenza. E, tanto meno, delle guerre.

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