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Testimoni: Grazie padre Angelo

(don Renato Sacco ci consegna il bel ricordo di don Matteo Zuppi sulla figura e la testimonianza di padre Angelo Cavagna, deceduto domenica 28 aprile scorso):

Domenica 28 è morto, dopo lunga malattia, p. Angelo Cavagna, aveva 94 anni. Una persona che ha davvero ‘lavorato’ tanto per la pace. Don Matteo Zuppi, Presidente della CEI, ha inviato un messaggio (che riporto in calce) ai suoi funerali, celebrati martedì 30 aprile a Bolognano d’Arco (TN). Ho conosciuto p. Angelo a metà degli anni 80… Eravamo un gruppo di preti obiettori alle spese militari… (tra gli altri anche d. Giorgio Pratesi). P. Angelo é sempre stato un punto di riferimento per la nonviolenza… Ha scritto molto sulla nonviolenza cristiana e ha formato centinaia di obiettori. Con lui sono stato alla marcia a Sarajevo dicembre 92. Lui fece parte di un piccolo gruppetto che si fermò a Ilidza, alle porte di Sarajevo, con gli assedianti serbi, proprio per ribadire la ‘vicinanza e l’ascolto di tutti’, con le vittime di tutte le parti in guerra. Sul pullman – di ritorno da Sarajevo – ci ha deliziato con la sua voce molto bella, c’erano anche Eugenio Melandri, Tonino Bello, Raniero La Valle, e tanti altri. E ci siamo accorti che nel nostro repertorio c’erano molti più canti di guerra che di pace..

Un uomo che ha vissuto con determinazione, con speranza, con tenerezza, con la gioia di cantare in coro insieme ” Evenu shalom”. (don Renato Sacco)

“ Desidero ringraziare con voi Dio  per il  dono che é stato Padre Cavagna per il vostro Istituto ma anche per la Chiesa di Bologna tutta. Lui aveva fondato con Giovanni Bersani il Cefa, per lottare contro la fame e la povertà nel mondo. Tanti giovani sono cresciuti con l’obiezione di coscienza al servizio militare in Italia. Prete operaio, operatore di pace  lo ricordiamo tenace, solare e combattivo per contrastare i tanti tentativi di affossamento del servizio civile e promuovere molte iniziative di pace. Come non dimenticare la “Marcia dei 500” pacifisti italiani che riuscirono ad arrivare a Sarajevo – raccogliendo l’appello di Don Tonino Bello – affinché si avviassero concrete azioni a sostegno della pace e della giustizia in Bosnia Erzegovina con iniziative nonviolente. Volevano deporre una corona di fiori sul luogo della prima vittima di quella guerra (la giovane Suada Dilberović uccisa nell’aprile 1992 durante le prime manifestazioni per la pace a Sarajevo), Desidero ricordare in questa occasione anche Gabriele Moreno Locatelli che, quel giorno, perse la vita raggiunto dai colpi di un cecchino, quando assieme a Padre Angelo e ai suoi compagni stava ritornando sui suoi passi a seguito di alcune mitragliate di avvertimento. Per padre Angelo un modo per manifestare la pace era praticare il digiuno. Il modo, secondo lui, più semplice, più economico di fare una campagna anche con risonanza nazionale. Altre campagne erano troppo complesse e sarebbero costate molto.  Ha educato generazioni di giovani ragazzi e ragazze ed è importante ora ricordarlo ma anche continuare a farlo conoscere per trasmettere strade anche nuove per migliorare il mondo. Buon giorno per tutto il giorno, come era solito dire, padre Angelo, con il tuo sorriso, la tua energia la tua capacità di relazione, la forza del tuo impegno costante, quotidiano e semplice custodisci i nostri cammini e illumina vie nuove per ravvivare l’impegno per la Pace della quale ne abbiamo tragicamente bisogno.” (+Matteo Zuppi, messaggio inviato per i funerali di padre Angelo Cavagna, 30 aprile 2024)

AVVENIRE – 29 aprile ‘24

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/morto-padre-angelo-cavagna-fondatore-cefa

AVVENIRE – 1 maggio ‘24

https://avvenire-ita.newsmemory.com?publink=4eab8cf20_134d299