Mail YouTube

KAIROS PALESTINE – Un momento di verità

Dal 13 al 16 giugno una delegazione di Pax Christi Italia, guidata dal Presidente Mons. Giovanni Ricchiuti, si è recata in Palestina. Dopo il 7 ottobre, con l’escalation di violenza che si è verificata, ci siamo chiesti più volte cosa potessimo fare per manifestare il nostro orrore per la violenza (sia quella dei palestinesi, periodico tentativo di reagire con le armi agli 80 anni di brutale occupazione, sia quella dello Stato di Israele, che si rifiuta di riconoscere i palestinesi sia come popolo che come Stato).

Per questo motivo abbiamo subito accettato l’invito della Diocesi di Bologna, del quale ringraziamo Mons. Zuppi e Mons. Ottani, ad unirci al Pellegrinaggio di Comunione e Pace che ci ha visti appunto impegnati nella visita alle comunità cristiane locali di Gerusalemme, di Betlemme ed alcune più periferiche. Oltre alla Diocesi di Bologna e Pax Christi hanno partecipato rappresentanti di varie realtà associative, sia nazionali che locali, e questo ha sicuramente arricchito la nostra esperienza.

Abbiamo potuto toccare con mano la disperazione sempre crescente del popolo palestinese, che non ha fine. Anche se a Gerusalemme, Betlemme e Cisgiordania non ci sono bombardamenti, la situazione è sempre più disperata. Dal punto di vista economico, perché l’assenza di turismo, soprattutto religioso, sta mettendo in ginocchio l’economia, ed inoltre non è più possibile per i palestinesi recarsi al lavoro in Israele, ma anche dal punto di vista del tessuto sociale. Il problema degli insediamenti israeliani illegali in tutta la Cisgiordania si sta amplificando in maniera estrema. Se da sempre, pur violando il diritto internazionale ed addirittura alcune leggi israeliane, i coloni sono stati protetti dall’esercito – e quindi dallo Stato -, ormai non hanno più freni. Sono quotidiane le aggressioni, le uccisioni di bestiame, gli incendi e tanti altri brutali sistemi per cercare di indurre alla fuga il popolo palestinese, colpevole solo di abitare la propria terra da molto tempo prima della nascita dello Stato d’Israele.

Come ci hanno ripetuto in tanti nostri fratelli e sorelle palestinesi, loro vogliono solo vivere in pace. Ma se prima del 7 ottobre e il conseguente sterminio della popolazione civile di Gaza che ancora non termina, ci poteva essere un fievole barlume di speranza di arrivare ad una soluzione diplomatica di questo conflitto, ormai non appare più possibile. La brutale violenza del 7 ottobre che ha visto la morte di centinaia di giovani israeliani e la risposta di Israele, assolutamente sproporzionata e condannata fermamente dalle Nazioni Unite con varie risoluzioni negli ultimi mesi, non può che generare ulteriore odio e desiderio di vendetta, non solo di giustizia.

Nei prossimi giorni pubblicheremo sui nostri social media alcuni contributi dei membri della nostra delegazione che racconteranno più nello specifico gli incontri fatti, i momenti vissuti.

Seguiteci

(Rossana Lignano, per Campagna Ponti e non muri, Pax Christi Italia)