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“Verranno giorni…”

+ Giovanni Ricchiuti, Presidente di Pax Christi Italia

Sotto i miei occhi, aderenti tutte e tutti di Pax Christi, questa sera del 21 dicembre 2021, inizio del solstizio d’inverno, due belle notizie ricche di parole che …mettono le ali, …volant! Con grande meraviglia e stupore, direi, leggo dell’appello lanciato il 14 dicembre u.s., da 50 premi Nobel, coordinati dal nostro Carlo Rovelli e Matteo Smerlak, ai governi di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite perchè, – così scrivono – si impegnino ad avviare trattative per una riduzione concordata della spesa militare del 2% ogni anno, per cinque anni. Proseguono poi spiegando che, ove questa proposta venisse accolta, gli stati potranno disporre di un “dividendo per la pace”, pari a mille miliardi di dollari statunitensi entro il 2030! “Cerchiamo di collaborare tutti insieme, anziché combatterci. Fermiamo il baratro della guerra, e investiamo quei soldi in un fondo globale per far fronte alle istanze più pressanti dell’umanità”!

Amiche e amici carissimi, sorelle e fratelli tutti, potremmo commentare questo appello valutandolo come una proposta che mira non troppo in alto, e cioè la riduzione totale delle spese militari. Però è pur sempre un piccolo passo, una voce che giunge da donne e uomini dalle capacità intellettive di altissimo livello e che, comunque, hanno finalmente guardato al dramma che il mondo sta vivendo senza che i capi di stato si siano preoccupati di mettere in discussione, nel nome della deterrenza reciproca, la follìa di spese militari che dal 2020 ad oggi sono arrivate a sfiorare i 2000 miliardi di dollari all’anno.

L’altra bella notizia è quella costituita dal Messaggio di Papa Francesco per la 55esima Giornata Mondiale della pace, 1° GENNAIO 2022, firmato l’8 dicembre u.s. e pubblicato oggi. Dialogo fra le generazioni, educazione e lavoro; strumenti per edificare una pace duratura”

è il titolo che il Papa ha scelto per riaffermare ancora una volta che artigiani di pace sono, insieme e in dialogo, gli anziani e i giovani, che le politiche si impegnino nell’investire in istruzione, educazione e lavoro (un pensiero vada alle tante vittime di incidenti sul lavoro, in questi giorni in Italia), piuttosto che nella produzione commercio delle armi.
Bellissima, in riferimento a questa denuncia, la convergenza tra le parole dei 50 premi Nobel e Papa Francesco.

Verranno giorni…” scriveva il profeta Isaia e noi dobbiamo crederci, continuando il nostro impegno e cammino di educazione e formazione alla pace con le nostre iniziative e le nostre campagne, mentre si avvicina il Natale del Signore.

Nella cui imminenza è bello per me porgere a tutte/i e a ciascuna/o di voi affettuosi, fraterni auguri di …BUON NATALE e di un Anno Nuovo di pace 2022.

E noi – a Dio piacendo – ci diamo l’appuntamento alla Marcia per la Pace, a Savona, la sera del 31 dicembre.

Vi abbraccio.

21 dicembre 2021