In data 29 Gennaio, il Consiglio Nazionale mi ha conferito l’incarico di formulare una proposta di rilancio del Centro Studi Economico-Sociali per la Pace.

Ho accettato l’incarico con particolare entusiasmo in quanto ritengo che sia una cosa importante per il nostro movimento. Il rilancio del Centro Studi rappresenta anche un dovere morale nei confronti di monsignor Bettazzi, che ne ha promosso la fondazione agli inizi degli anni ‘90.

Secondo lo statuto, il Consiglio Nazionale deve nominare il presidente, o rettore, e tre membri del Consiglio Direttivo. Altri tre componenti saranno nominati dai soci del Centro Studi stesso.

In queste settimane, ho contattato alcuni aderenti per sondare la loro disponibilità a far parte del Consiglio Direttivo. Ho anche formulato una proposta di lavoro che sarà a breve inviata ai membri del consiglio nazionale.

La proposta si basa inizialmente su attività già avviate e che necessitano di essere consolidate nei prossimi anni. Alcune attività riguardano il mio lavoro con Pax Christi International per la promozione del Disarmo Nucleare e della pratica della Nonviolenza Attiva.

Fra queste, ricordo in particolare la “Scuola d’Innovazione Sociale per la Pace e lo Sviluppo della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense. Da circa un mese è partita la prima edizione che ha visto l’iscrizione di 18 partecipanti. Il primo modulo è giunto quasi al terminare ed i primi riscontri sono piuttosto positivi.

Ulteriori comunicazioni sul programma di rilancio verranno effettuate durante l’assemblea del 26 e 27 Marzo a Fiesole. Per la buona riuscita del progetto, sarà necessario il supporto morale ma anche il contributo concreto degli aderenti tutti.

Franco Dinelli