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Ribelliamoci allo scempio della guerra, ma il sinodo?

Sergio Paronetto

Pensateci voi ragazzi e ragazze. I grandi della politica vogliono continuare la guerra. Impegnatevi voi in una grande opera di ribellione facendo obiezione di coscienza e attivando cammini formativi per il futuro dell’umanità. Quasi diperando dell’iniziativa politica per la pace che dovrebbero promuovere i capi delle nazioni e le istituzioni internazionali, Francesco si rivolge direttamente ai giovani europei. E’ la prima volta che il papa chiama a raccolta il mondo giovanile invitandolo all’obiezione di coscienza, di cui sta parlando anche la Rete italiana pace e disarmo.  La cosa è di enorme rilievo ma quasi nessuno ne ha parlato. Stiamo sprecando un magistero di immenso significato. Fortissimo l’intervento del papa alla Conferenza europea dei giovani, svoltasi a Praga dall’11 al 13 luglio 2022, che riportiamo a parte.  Ribellarsi a una guerra assurda”Cari giovani, in Ucraina – che non è UE, ma è Europa – si combatte una guerra assurda. Aggiungendosi ai numerosi conflitti in atto in diverse regioni del mondo, essa rende ancora più urgente un Patto Educativo che educhi tutti alla fraternità […].  Ora dobbiamo impegnarci a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi!” .

Se i giovani avessero fatto come Franz Jägerstätter e Dietrich Bonhoeffer…
L’invito di Francesco è preciso e diretto.”Vorrei invitarvi a conoscere una figura straordinaria di giovane obiettore, un giovane europeo dagli “occhi grandi”, che si è battuto contro il nazismo durante la seconda guerra mondiale, Franz Jägerstätter, proclamato Beato dal papa Benedetto XVI. Franz era un giovane contadino austriaco che, a motivo della sua fede cattolica, fece obiezione di coscienza di fronte all’ingiunzione di giurare fedeltà a Hitler e di andare in guerra. Franz era un ragazzo allegro, simpatico, spensierato, che crescendo, grazie anche alla moglie Francesca, con la quale ebbe tre figli, cambiò la sua vita e maturò convinzioni profonde. Quando venne chiamato alle armi si rifiutò, perché riteneva ingiusto uccidere vite innocenti. Questa sua decisione scatenò reazioni dure nei suoi confronti da parte della sua comunità, del sindaco, anche di familiari. Un sacerdote tentò di dissuaderlo per il bene della sua famiglia […]. Nonostante le lusinghe e le torture, Franz preferì farsi uccidere che uccidere. Riteneva la guerra totalmente ingiustificata. Se tutti i giovani chiamati alle armi avessero fatto come lui, Hitler non avrebbe potuto realizzare i suoi piani diabolici. Il male per vincere ha bisogno di complici.  Franz Jägerstätter venne ucciso nella prigione dove era rinchiuso anche il suo coetaneo Dietrich Bonhoeffer, giovane teologo luterano tedesco, antinazista, che fece anch’egli la stessa tragica fine”.Sembra che il papa non esista
La pace è  molto lontana in Europa e nel  mondo.Occorre attivare un “un patto educativo” e una mobilitazione civile. Abbiamo bisogno di “giovani generativi”, osserva il papa, capaci di “dare un nuovo volto all’Europa”.  Cosa leggere nel cammino?  La Laudato si’, il documento di Abu Dhabi sulla fratellanza, la Fratelli tutti, la Christus vivit. Peccato che le prime sintesi proposte dai vescovi italiani al cammino sinodale ( “i cantieri di Betania”) non parlino di pace e disarmo. Sembra che il papa non esista. Sembra che la guerra non esista.