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Pax Christi International chiede a Francesco una enciclica sulla Nonviolenza Attiva

Pax Christi International ha organizzato una conferenza a Roma dal 5 al 7 dicembre nell’ambito della Iniziativa Cattolica per la Nonviolenza. Questa è stata la terza in ordine cronologico, dopo la prima tenutasi nella primavera del 2016 e la seconda sempre a Roma nel 2019.

Nella seconda conferenza fu presentato un corposo documento, risultato di un intenso lavoro che ha visto la collaborazione di numerosi aderenti da tutto il mondo. Con essa si intendeva proporre al Papa una enciclica sulla Nonviolenza. A questa richiesta il Papa rispose indirettamente dichiarando, in una conversazione con i giornalisti di ritorno dal Giappone, di non sentire i tempi ancora maturi.

Questa terza conferenza è stata organizzata proprio per convincere Francesco che la realtà attuale, sempre più conflittuale, necessita di una dichiarazione autorevole della Chiesa sul tema. In particolare è stato chiesto ai partecipanti del convegno: Che differenza avrebbe un insegnamento autorevole sulla nonviolenza dal Vaticano nel tuo contesto?

I lavori si sono svolti alternando relazioni individuali con panel di discussione ed anche lavori di gruppo su domande specifiche, come quella riportata sopra. Dai vari momenti sono emerse aspetti importanti come il grande impatto delle recenti encicliche di Francesco nei vari contesti locali ma anche la forte risposta ricevuta dal Vaticano rispetto alla richiesta di produrre contributi per il Sinodo sulla Sinodalità. Per la prima volta si è chiesto il parere di realtà periferiche con l’intenzione di tenerne di conto.

I partecipanti sono convenuti da tutti i continenti. Oltre ad una folta rappresentanza europea e del nord America, fondamentale è stata la presenza di rappresentanze africane, sudamericane, mediorientali e asiatiche. Molte di esse infatti vivono sulla propria pelle la violenza sistemica e diretta. Pertanto la necessità di una scelta di nonviolenza attiva è stata declinata in modo più concreto e con un vissuto alla base. Nello specifico i gruppi africani provenienti da Congo, Sudan, Kenya e Uganda hanno condannato il neocolonialismo e hanno sottolineato la necessità di educare i giovani, spesso vittime di violenza, all’amore per se stessi e per la loro terra. In Uganda è attivo ad esempio un programma molto promettente che ci interpella direttamente su cosa veramente abbia bisogno il continente africano e non solo quello.

Riportiamo in seguito i titoli delle singole sezioni:

  • Papa Francesco e “La profezia della nonviolenza”, Perché il sogno di Papa Francesco punta verso un impegno per la nonviolenza.
  • Le azioni nonviolente di Papa Francesco.
  • Esempi di non violenza in azione nel mondo.
  • La crisi globale della violenza: dalle Amazzoni all’Ucraina.
  • Gli insegnamenti di Papa Francesco sulla nonviolenza.
  • Riflessioni sulla Nonviolenza dalle periferie.
  • Papa Francesco: nonviolenza, guerra giusta e giusta pace.
  • Nonviolenza come il centro della missione e il rinnovo della chiesa.
  • Sinodalità come un espressione della nonviolenza.
  • Il ruolo della Chiesa nella promozione di un nuovo paradigma globale nonviolento.
  • Impatto sulle periferie dell’impegno della Chiesa Cattolica verso la Nonviolenza.
  • Dalla Pacem in Terris a Papa Francesco: un viaggio verso la nonviolenza .

L’evento è stato promosso anche dalla Commissione Giustizia e Pace dell’Unione dei Superiori Generali e l’Unione Internazionale Superiore Generali  USG-UISG. Due relatrici di grande spessore sono state invitate: Emilce Cuda e Nathalie Bequart; due donne che occupano ruoli di responsabilità in Vaticano grazie a Francesco. Da segnalare è poi l’intervento di Mons. Giovanni Ricchiuti sulla Guerra giusta e l’insegnamento di Francesco. Altri contributi importanti sono venuti dagli altri vescovi presenti come  vescovo di Santa Fe, Webster, che da tempo si sta impegnando sul tema del disarmo nucleare. Per CNI hanno infine relazionato Ken Butigan sui vari aspetti della nonviolenza attive ed Eli McCarthy sul nuovo e promettente concetto di Pace Giusta.  

Nel recente passato Pax Christi Italia ha tradotto e presentato alcuni utili documenti prodotti da CNI. Il Centro Studi Economico-Sociali per la Pace intende continuare questo lavoro di traduzione e di diffusione. Ad esempio, durante la tre giorni di Ciampino tenutasi ad ottobre, si è già formato un gruppo di lavoro sulla nonviolenza con teologi come Fabrizio Mandreoli e Marco Giovannoni. Nel 2023, si prevede di organizzare una sezione speciale sulla nonviolenza attiva nell’ambito della collaborazione con la Pontificia Università Lateranense.

L’auspicio dei partecipanti e degli organizzatori è che Papa Francesco ci ripensi e ci dia un documento e degli strumenti utili per diffondere la nonviolenza, unica via percorribile verso una Pace Giusta.

(FD)

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