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MAI PIÙ!

” Mai più!” è il titolo della 47.ma Giornata Mondiale di Solidarietà con il Popolo Palestinese che Pax Christi celebrerà a Bari sabato 30 novembre 2024.

La giornata si articolerà in una serie di incontri con esperti e testimonianze dirette dai Territori Palestinesi Occupati per approfondire la complicità del mercato nelle armi nel genocidio in corso nella Striscia di Gaza e le continue e sistematiche violazioni dei diritti umani in Cisgiordania.

Il 29 novembre le Nazioni Unite celebrano la giornata di solidarietà con il popolo palestinese per ricordare che la questione palestinese è ancora e drammaticamente irrisolta. Con un genocidio e una dichiarata politica israeliana di morte che, a Gaza, da ottobre ha ucciso quasi 39mila persone, senza un piano di pace che dia speranza di giustizia e di libertà. Con una sempre più brutale occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele, di confisca di terre, di demolizione di case palestinesi e la costruzione di nuove colonie e avamposti. Con tre generazioni di rifugiati che da 75 anni vivono nei campi profughi di Libano, Iraq, Siria, Giordania e Territori Palestinesi Occupati. E con una crescente criminalizzazione, anche in Europa, di chi si batte per un cessate il fuoco e per porre fine al genocidio e all’ occupazione della Palestina..

La giornata si articolerà in una serie di incontri con esperti e testimonianze dirette dai Territori Palestinesi Occupati per approfondire la complicità del mercato nelle armi nel genocidio in corso nella Striscia di Gaza e le continue e sistematiche violazioni dei diritti umani in Cisgiordania.

Il 29 novembre le Nazioni Unite celebrano la giornata di solidarietà con il popolo palestinese per ricordare che la questione palestinese è ancora e drammaticamente irrisolta. Con un genocidio e una dichiarata politica israeliana di morte che, a Gaza, da ottobre ha ucciso quasi 39mila persone, senza un piano di pace che dia speranza di giustizia e di libertà. Con una sempre più brutale occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele, di confisca di terre, di demolizione di case palestinesi e la costruzione di nuove colonie e avamposti. Con tre generazioni di rifugiati che da 75 anni vivono nei campi profughi di Libano, Iraq, Siria, Giordania e Territori Palestinesi Occupati.

E con una crescente criminalizzazione, anche in Europa, di chi si batte per un cessate il fuoco e per porre fine al genocidio e all’ occupazione della Palestina.

(tenere a mente)