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Migranti, mare e deserto. «Respingere i migranti è peccato grave… È necessaria una gestione globale»

28 agosto 2024 – Ancora una volta papa Francesco non usa mezzi termini. Nel corso della consueta udienza del mercoledì torna sul dramma dei migranti e sulle gravi responsabilità di quanti perseguono con ogni mezzo la politica dei respingimenti:

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Oggi rimando la consueta catechesi e desidero fermarmi con voi a pensare alle persone che – anche in questo momento – stanno attraversando mari e deserti per raggiungere una terra dove vivere in pace e sicurezza…Bisogna dirlo con chiarezza: c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave...”il Signore è con i nostri migranti nel mare nostrum, il Signore è con loro, non con quelli che li respingono. Fratelli e sorelle, su una cosa potremmo essere tutti d’accordo: in quei mari e in quei deserti mortali, i migranti di oggi non dovrebbero esserci – e ce ne sono, purtroppo. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questo risultato…”

«Si spera che il realismo del Papa diventi realismo della politica che ancora è segnata da ideologie» (mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes)

Su Avvenire di oggi, 29 agosto 2024, pagg. 6 e 7, ampi servizi dedicati (https://avvenire-ita.newsmemory.com/?publink=069504069_134d3e1)