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In piedi…

Pax Christi alla Route Nazionale Agesci Agosto 2024

Nandino Capovilla

Quante volte l’abbiamo citato “il nostro” don Tonino dell’arena dei costruttori di pace a Verona. L’abbiamo ripetuto per dare vigore al nostro impegno di Pax Christi che da decenni ci fa alzare in piedi ad organizzare iniziative ed eventi nei nostri territori e nel Paese. Ma quell’invito era in realtà rivolto a tutti, ai più diversi movimenti e gruppi pacifisti e con un’eco che dal 1989 continua a risuonare ancora. Proprio a Verona, in questo 2024, prima con l’evento del 18 Maggio e poi con la Route dei capi dell’Agesci a fine Agosto, migliaia di adulti e giovani hanno sentito la chiamata ad alzarsi in piedi per essere costruttrici e costruttori di pace.

In particolare è stata davvero una bella occasione, per il nostro piccolo movimento di Pax Christi, essere stati invitati a partecipare all’evento nazionale dei ventimila capi Agesci di fine Agosto. Chi come me intreccia entrambe le esperienze, ha potuto notare e apprezzare l’interesse e la curiosità da parte di alcuni capi: “Ci spiegate meglio cosa fa Pax Christi?” “Non sarebbe importante collaborare di più tra Agesci e Pax Christi?”

Provate ad immaginare una città piena zeppa di educatori scout che riempiono teatri e aule universitarie ogni volta con 500/600 adulti. E se insieme ai più noti esperti del mondo della cultura, della politica e della pace scoprite che l’Agesci ha chiesto al nostro coordinatore nazionale Norberto Julini di intervenire in due sessioni sull’essere “felici di lavorare per la pace”, allora concludiamo che c’è stato un sincero riconoscimento e apprezzamento del nostro movimento.

Al contrario di alcune conferenze che organizziamo con scarsa presenza di pubblico (e tutti con i capelli bianchi) alla Route Agesci ogni meeting faticava a trovare sempre spazio per le tante domande sui temi a noi più abituali: dalle armi alla giustizia, dalla guerra alla nonviolenza.

E se dobbiamo scegliere qualche citazione, prima di quella del card. Zuppi avremmo dovuto riportare qualche osservazione de una/o delle migliaia di capi. Loro sono stati i veri protagonisti e  non la pur brava presidente nazionale o il capo scout d’Italia. Nell’Agesci contano prima di tutto le persone, dal lupetto alla guida, dalla scolta al capo. A loro è rivolto oggi l’invito di don Tonino: In piedi costruttori di pace!

“Carissime e carissimi, voi dimostrate che è possibile vivere una vita felice” ha detto don Matteo Zuppi ai capi. “non perché senza problemi, ma perché con un amore più forte delle avversità. Questo era il sogno di Baden-Powell – un uomo segnato dalla terribile esperienza della guerra – e questo rimane e si conferma il sogno che anche voi, qui a Verona, volete rinnovare. Non siete per niente “anime belle”, ma belle e forti anime in un mondo che la trova poco! Non siete ingenui, ma – proprio perché sapete come va il mondo – lo volete cambiare! Non siete diventati cinici osservatori, turisti, ma sempre esploratori. Generate tanta felicità!. In questo nostro tempo di guerra siate testimoni di pace! I vostri Gruppi siano luoghi in cui si costruisce e si custodisce la pace attraverso un’accoglienza vera per sconfiggere l’odio e il pregiudizio, l’ignoranza e la violenza nelle parole, nelle menti e nelle mani, disponibilità a relazioni riconciliate tra voi e con tutti. Così si disarmano le menti, i cuori, le mani” (Matteo Zuppi, 25 Agosto 2024)