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BAN WAR: DISARMARE LE MENTI, LA POLITICA, LE MANI

Disarmare la politica, le menti e le mani: è questa la proposta che Pax Christi lancia con il corso di formazione alla pace Ban War 2025.

DISARMARE LE MENTI

“Le guerre cominciano nelle menti degli uomini, e nelle menti si devono costruire le difese

della Pace. (Costituzione dell’UNESCO, 1945)

Mercoledì’ 12 febbraio dalle ore 18 alle 20

  •  Saluti del Presidente di Pax Christi. Mons. Ricchiuti Giovanni

OLTRE LA GUERRA

  • Le vie della pace tra teologia e filosofia. Mancini Roberto e Salvarani Brunetto

Mercoledì 19 febbraio dalle ore 18 alle 20

  • Educare/educarsi per costruire una società nonviolenta. Falcicchio Gabriella
  • No alla militarizzazione delle scuole e delle università.  Mazzeo Antonio

DISARMARE LA POLITICA

“ La guerra è il fallimento della politica e dell’umanità”  (papa Francesco)

Mercoledì 26 febbraio dalle ore 18 alle 20

  • La guerra nell’attuale scenario internazionale. Mascia Marco
  • E’ ancora possibile costruire una politica non bellica ma di convivenza?  Morelli Alessandra  

DISARMARE LE MANI

O l’umanità distruggerà gli armamenti o questi distruggeranno l’umanità“ (Gandhi)

“La pace si costruisce, non si parla” (Tonino Bello)

Mercoledì 12 marzo dalle ore 18 alle 20

  • Imparare a resistere. Per una pedagogia della resistenza. Mantegazza Raffaele
  • La gestione della rabbia e la prevenzione del bullismo. Julini Mauro

AZIONI, ESPERIENZE, PRATICHE

Mercoledì 19 marzo dalle ore 18 alle 20 – 1a parte

  • Le iniziative della società civile per il disarmo. Vignarca Francesco, Simoncelli Laila
  • Iniziative e campagne di Pax Christi. Salafia Adriana, Tusset Betta.

Mercoledì 26 marzo dalle ore 18 alle 20 – 2a parte

  • Esperienze di disarmo con i giovani. Corazzina Fabio
  • La narrazione di un caso di obiezione professionale alla guerra. Pagani Elio
  • Presentazione del corso “Come utilizzare l’intelligenza artificiale per costruire la pace”.  Marescotti Alessandro

Perché il percorso Ban War 2025

Viviamo in un’epoca di guerre diffuse e permanenti. Papa Francesco parla della “Terza guerra mondiale a pezzi”. Questo scenario chiama in causa direttamente la nostra coscienza e responsabilità come società civile. Non possiamo negoziare la pace, ma abbiamo il dovere di stare dalla parte delle vittime e fare tutto il possibile per evitare che siano sacrificate alla logica della guerra.

Le guerre attuali non sono più “la prosecuzione della politica con altri mezzi”, come sosteneva Von Clausewitz, ma esplosioni di violenza incontrollata, brutale. In questo cambiamento epocale, l’Occidente – Europa e Stati Uniti – sta perdendo la sua centralità in un mondo sempre più policentrico e distante dai nostri modelli culturali e politici. Tuttavia, per mantenere il suo primato, l’Occidente fa leva sulla sua supremazia militare, perpetuando l’idea di nemici “permanenti” da combattere.

La logica della guerra ha un pensiero binario: il bene è minacciato dal male, un male che va combattuto a tutti i costi. È l’antica idea della “guerra infinita”, una guerra alla quale dovremmo piegarci per difendere la nostra libertà e i nostri valori.

In nome di questa vecchia idea, l’Occidente ha abbandonato i suoi pilastri: il primato della ragione, dei diritti universali, del pluralismo, della convivenza pacifica. Ci siamo arresi alla logica della guerra fredda, accettando la corsa al riarmo nucleare e convenzionale, con l’aumento della spesa militare. Anche l’Unione Europea, che tanto ha contribuito alla civiltà del diritto e dei diritti umani, è minacciata da spinte belliciste, nazionaliste e autoritarie.

In questo contesto, la diplomazia e la mediazione sono sempre più marginalizzate. Basta pensare all’impotenza della comunità internazionale nel fermare il massacro a Gaza, garantire il diritto a uno Stato per il popolo palestinese o fermare Netanyahu nella sua espansione che destabilizza il Medio Oriente. Anche di fronte alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti nel mondo, l’inerzia diplomatica è evidente. Ogni giorno, atrocità terribili sono compiute nell’impunità generale, mentre le istituzioni internazionali sono in crisi: l’ONU è delegittimato, la Corte di Giustizia e il Tribunale Penale non riescono a fermare guerre e massacri, e le agenzie umanitarie spesso non riescono a intervenire, con i loro operatori uccisi.

Le guerre senza fine continuano a foraggiare l’apparato militare-industriale, sottraendo risorse allo sviluppo e spingendo Stati e istituzioni in una spirale di conflitti permanenti. La corsa agli armamenti è in piena accelerazione, aggravata dalle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Il rischio è quello di guerre decise da algoritmi e combattute con armi robotizzate, una follia alimentata da potenti mezzi di propaganda pubblici e privati.

Cosa possiamo fare come Pax Christi attraverso Ban War 2025?

Fermare la guerra non è facile, soprattutto di fronte al disimpegno della politica e all’inadeguatezza delle istituzioni internazionali. Ma non possiamo restare inerti davanti alla carneficina in corso e all’estensione dei conflitti.

Dobbiamo spingere la politica e le istituzioni a un serio impegno diplomatico nei conflitti, insieme a politiche di disarmo.

Dobbiamo educare le giovani generazioni ad essere protagoniste dei loro tempi attraverso la conoscenza dei meccanismi che governano il mondo, delle trasformazioni in atto a livello culturale e sociale, dei valori e delle pratiche della non violenza.

Disarmare la politica, le menti e le mani: è questa la proposta che Pax Christi lancia con Ban War 2025.

RELATORI

Corazzina Fabio

Parroco di Camignone di Passirano-Brescia è conosciuto per il suo impegno ‘politico’, ma soprattutto per la pratica dell’accoglienza. È stato coordinatore nazionale di Pax Christi. Personaggio di spicco nell’impegno per la pace, il disarmo e la nonviolenza che considera un modello sociale, una scommessa educativa oltre che una forma di spiritualità.

Da giovane, obiettore di coscienza, si è formato alla luce dell’insegnamento dei grandi maestri della nonviolenza e sul Vangelo della pace. Ha conosciuto la resistenza nonviolenta visitando insieme a Pax Christi vari scenari di conflitto: Iraq, Guatemala, Palestina, Messico.

È impegnato sul tema della produzione delle armi sul territorio bresciano e nella Campagna “Italia ripensaci” per sollecitare il nostro paese a firmare il Trattato di proibizione delle armi nucleari entrato in vigore nel 2021.

Falcicchio Gabriella

Docente presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” dal 2005, dove ha insegnato Pedagogia interculturale, Pedagogia sociale, Pedagogia della comunicazione a insegna attualmente Pedagogia dell’Infanzia ed Educazione degli Adulti. I suoi filoni di ricerca sono legati alla tradizione di pensiero nonviolento e l’educazione alla politica; la nascita rispettata, la violenza ostetrica, l’educazione nei primi anni di vita; il rapporto con i viventi, le culture della terra e gli stili di vita ecologici. È membro del comitato scientifico di collane editoriali, tra cui Paideia di Aracne e Intorno alla nascita di Carocci, e di riviste, tra cui Culture della Sostenibilità, Educazione Democratica, Transculturale, Ecologia della salute. È nella redazione della rivista Azione nonviolenta, fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Tra le sue pubblicazioni più recenti: “I corpi civili di pace: la formazione all’azione diretta e alla difesa non armata”, Rivista Metis, 2023, n. 1; G. Falcicchio, “Parole generative per pensare, dire, immaginare l’educazione del futuro”, in M. Adamoli, E. Miatto (a cura di), Paulo Freire. Promotore di alfabeti inediti, Studium, Roma 2023, pp. 63-72; G. Falcicchio, “Custodire e pulire. Il lavoro gratuito delle donne alla radice dell’oppressione storica femminile”, in F. Borruso, R. Gallelli, G. Seveso (a cura di), Dai saperi negati alle avventure della conoscenza. Esclusione ed emancipazione delle donne nei percorsi educativi tra storia e attualità, Unicopli, pp. 201-217; L’atto atomico della nonviolenza. Relazioni, stili di vita, educazione: Aldo Capitini e la tradizione nonviolenta, la meridiana, Molfetta, 2022; Profeti scomodi, cattivi maestri. Imparare a educare con e per la nonviolenza, la meridiana, Molfetta, 2018; “Centri eterni di infinito. Analisi e proposte educative alla luce della Compresenza di Aldo Capitini”, in A. Capitini, La compresenza dei morti e dei viventi, a cura di G. Falcicchio e D. Taurino, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2022; “Nascere e crescere si fanno sul confine. Per una riconciliazione con le terre di mezzo, dal periodo perinatale al futuro dell’umanità“, in M. Di Cintio, M. Lucivero (a cura di), Attraverso i confini del pensiero. Riflessioni sul presente, Aracne, Roma 2020, pp. 189-215, “Dalla Weltanschauung della scissione alla Weltanschauung del legame: per un’educazione che custodisca il respiro della Terra”, in F. Semerari (a cura di), L’esclusione. Analisi di una pratica diffusa, Quodlibet, Macerata, 2020, pp. 21-59.

Julini Mauro

Laureato in Scienze giuridiche a Roma con tesi dal titolo “La conciliazione in materia societaria a seguito della riforma del diritto societario”; ha frequentato con profitto il master post-universitario di 1° livello dal titolo PROCEDURE STRAGIUDIZIALI DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE organizzato dall’Università degli Studi di Siena – Facoltà di Giurisprudenza ad Arezzo con tesi dal titolo ” Dalla prevenzione della conflittualità in materia di prestazioni indispensabili nei servizi pubblici essenziali alla gestione pacifica dei conflitti collettivi” con stage alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali; estensore per conto di due organizzazioni nazionali di contributi al Libro verde dell’Unione Europea sulle procedure extragiudiziali di risoluzione delle controversie; relatore in workshop al III Forum mondiale della mediazione organizzato dal WORLD MEDIATION FORUM tenutosi a Cagliari nel 2000, relatore in almeno dieci eventi informativi e divulgativi in materia di mediazione civile e commerciale, relatore in non meno di cinque convegni specialistici, divulgatore della cultura della mediazione in classi delle scuole medie superiori; collaboro con riviste e giornali anche on line; responsabile del progetto divulgativo nazionale INVECE DI GIUDICARE – PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DI UNA RETE DI PERSONE, MEZZI E STRUMENTI PER LA DIFFUSIONE SU LARGA SCALA DELLA CULTURA DELLA MEDIAZIONE FINALIZZATA ALLA CONCILIAZIONE che ha ricevuto apprezzamento e viva considerazione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica e il patrocinio della Commissione Europea; estensore per conto di Agenzia formativa nazionale di un contributo della consultazione pubblica dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione sull’argomento “Prevenzione e contrasto del bullismo – Linee guida per il sistema di gestione per la scuola e le organizzazioni rivolte ad utenti minorenni” ,membro del Comitato scientifico della rivista on line RIVISTA DELLE SCIENZE SOCIALI; portavoce del COMITATO DEI PROMOTORI DELLA FONDAZIONE PER LA PROMOZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA MEDIAZIONE; dirigo da oltre dieci anni il Centro di mediazione sociale “LA CASA DEI CITTADINI spazio per il confronto e l’intesa” di Forlì definito dal volume XXIII dal titolo “Arbitrato e sistemi alternativi di risoluzione delle controversie” della collana IL DIRITTO PRIVATO NELLA GIURISPRUDENZA a cura di Paolo Cendon uno dei principali centri di mediazione in Italia (il Centro ha affrontato oltre 190 situazioni conflittuali); ho svolto il ruolo di mediatore o comediatore in oltre settanta controversie di cui almeno dieci multiparti ed altre venti nel contesto di un Organismo di mediazione accreditato; ho svolto in oltre otto situazioni il ruolo di facilitatore del lavoro di gruppi di adulti e/o ragazzi, in contesti aziendali e non aziendali; mediatore civile e commerciale per l’Organismo di mediazione FACILITA – ORGANIZZAZIONE INDIPENDENTE PER LA GESTIONE DELLE RELAZIONI E DEI GRUPPI – società cooperativa iscritto al numero 21 dell’elenco degli organismi di mediazione tenuto dal Ministero della Giustizia; consulente di più Organismi di mediazione ed Enti di Formazione per mediatori, accreditati od in corso di accreditamento;  esperto e coordinatore del gruppo degli esperti dell’Organismo di mediazione FACILITA – ORGANIZZAZIONE INDIPENDENTE PER LA GESTIONE DELLE RELAZIONI E DEI GRUPPI – società cooperativa, partner del Consorzio internazionale per la realizzazione del progetto gestito dall’Ufficio dell’Unione E l’ultima uropea in Kosovo dal titolo “Sostegno alla libera professione legale e l’associazione Bar in Kosovo” . Autore di numerose pubblicazioni ed in particolare “LA MEDIAZIONE TRA PARI –  pratiche di legalità in tempi di educazione civica”.

Mancini Roberto

Nato a Macerata il 28 dicembre 1958, si è laureato in Filosofia nel 1981 all’Università di Macerata con 110 e lode; si è poi specializzato in Filosofia nel 1983 all’Università di Urbino; ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1986 presso l’Università di Perugia svolgendo le sue ricerche, nello stesso periodo (1983-1986), anche presso la Goethe-Universität di Frankfurt am Main sotto la guida del prof. Karl-Otto Apel. È professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della stessa Università. Dal 2011 al 2017 ha insegnato Economia Umana e Filosofia dello sviluppo sostenibile presso l’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana a Mendrisio. È stato membro del Direttivo dell’Università per la Pace delle Marche. Dal settembre 2019 al 2023 è stato direttore della Scuola di Economia Trasformativa della stessa Università per la Pace. Nel giugno 2022 è stato eletto consigliere comunale nel Comune di Civitanova Marche. È coordinatore regionale del movimento “Dipende da Noi” nelle Marche. Collabora stabilmente con le riviste “Servitium”, “Ermeneutica Letteraria”, “Altreconomia” e “Fenomenologia e società”. Dirige la collana “Orizzonte Filosofico” e la collana “Tessiture di laicità” presso la Cittadella editrice di Assisi. Dal settembre 2008, per un anno, ha tenuto sul quotidiano “Avvenire” la rubrica settimanale “Sentire la speranza”. È stato membro del Comitato scientifico della Scuola di Pace della Provincia di Lucca e del Comitato Scientifico della Scuola di Pace del Comune di Senigallia. Collabora da anni con il Centro Volontari per il Mondo di Ancona, con il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), con la Comunità di Bose, con la Rete di Economia Solidale, con il Gruppo Abele. Nel novembre 2009 ha ricevuto il premio “Zamenhof – Voci della pace” dall’Associazione Italiana per l’Esperanto e dalla Regione Marche. Dal 2012 al 2016 ha svolto i seminari di “Officina del pensiero critico” presso il Master EMBA dell’Università LUISS “Guido Carli” di Roma. Oltre a circa 270 articoli di etica, antropologia filosofica, teorie della verità, filosofia della religione filosofia della politica e dell’economia è autore di 45 volumi.

Mantegazza Raffaele

Lavora in ambito educativo e formativo. Progetta e svolge interventi nelle scuole  a diretto contatto con i ragazzi  e le ragazze sui temi della memoria, dell’orientamento, del rapporto ragazzi/adulti. Insegna Scienze pedagogiche all’Università Bicocca di Milano e allo IUSTO di Torino. E’ autore di numerose pubblicazioni tra le quali: Sana e robusta costituzione. Percorsi educativi nella Costituzione Italiana (Molfetta, 2004), Manuale di didattica interculturale. Tracce, pratiche, politiche per l’educazione alla differenza (Milano, 2006) L’educazione e il male” (Milano 2008), Educazione e poesia (Troina 2009); L’ultimo scodinzolio, 2019; Tutti attorno a una coda. La contaminazione tra professioni all’interno dell’equipe multiprofessionale, 2019; Finire un po’ prima. Considerazioni pedagogiche sul suicidio, 2017; Sono solo un ragazzo, Figure giovanili nella Bibbia, 2017; Narrare l’inizio. Gravidanza, parto, nascita tra natura e culture, 2017; Al passo dei fanciulli. I bambini nella Bibbia, 2015; Di mondo in mondo. La pedagogia nella “Divina Commedia”, 2014; Color di lontananza. Educazione e utopia in Theodor Adorno, 2014; Diventare testimoni. Riflessioni e strategie per la Giornata della Memoria a scuola, 2014; Come (non) si diventa razzisti, 2013; Oceani di silenzio. Tracce educative nella mistica cristiana: Eckhart, Porete, Silesius, 2013; Ti ricordo ancora. Storie vere di esperienze educative” (Kanaga), 2023; Arrivederci ragazzi. L’educatore e la gestione del lutto (Castelvecchi), 2023.

Marescotti Alessandro

Nato a Taranto, ha insegnato nella scuola media superiore fino allo scorso anno. Nel 1991 è stato fra i fondatori di PeaceLink, una rete telematica ecopacifista di cui è attualmente presidente. Ha scritto il libro “Telematica per la pace” (Apogeo, 1996) con Carlo Gubitosa ed Enrico Marcandalli e “Apri una finestra sul mondo” (Multimage, 1997) con il missionario Renato Kizito Sesana e Enrico Marcandalli. Assieme a suo figlio Daniele ha elaborato un testo dal titolo “Storia della pace” (è un e-book scaricabile da www.peacelink.it/storia). Dal 2005 si occupa dell’inquinamento a Taranto. Con i suoi studenti ha proposto nel 2011 un legge per la certificazione degli alimenti “dioxin free”. In questi anni si è occupato di educazione ambientale, cittadinanza attiva e di mediattivismo. Recentemente ha sviluppato progetti formativi sull’intelligenza artificiale per la pace. Sta  sperimentando l’addestramento pacifista di ChatGPT e la generazione di un bollettino quotidiano per la pace con Intelligenza Artificiale generativa applicata ai testi.

Mascia Marco

Dottore di ricerca in Relazioni internazionali, è professore di Relazioni internazionali nell’Università di Padova. Nella stessa Università è Cattedra UNESCO “Diritti Umani, Democrazia e Pace”; Cattedra Europea Jean Monnet “Sistema politico dell’Unione Europea”; Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”; Coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace); membro dell’Academic Board del Joint International PhD Programme in Human Rights, Society, and Multi-level Governance e del Dottorato di interesse nazionale in “Peace Studies”; membro della Commissione per il Presidio di Ateneo per la Qualità della Terza Missione; Direttore della Rivista “Peace Human Rights Governance” (Padova University Press); Co-Direttore della Collana “Human Rights Studies”, Brussels, Peter Lang International Academic Publishers. Responsabile della formazione dei giovani in servizio civile universale dell’Università di Padova. E’ membro del Comitato scientifico di riviste nazionali e internazionali. E’ stato Presidente del Consiglio di Corso di laurea in “Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani” e del Consiglio di Corso di laurea magistrale in “Human Rights and Multi-level Governance” (2013-2021) e membro della Commissione per il Presidio di Ateneo per la Qualità della Didattica (2015-2020). E’ membro del Comitato di monitoraggio e valutazione della sperimentazione del contingente dei corpi civili di pace presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri; e del Consiglio direttivo della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace. E’ stato membro della Commissione governativa per la redazione dei decreti legislativi di attuazione della legge delega sulla disabilità (2022-2023). Dal 2019 al 2023 ha coordinato il progetto “Donne, Pace, Sicurezza” promosso e implementato dal Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel quadro della implementazione del terzo e del quarto Piano d’azione nazionale dell’Italia “Donne, Pace, Sicurezza”. È stato direttore delle due edizioni del corso di formazione per formatori degli enti partecipanti alla sperimentazione dei Corpi Civili di Pace che si sono svolte rispettivamente nel 2017 e nel 2019 presso la sede del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i principali interessi di ricerca si segnalano: internazionalizzazione dei diritti umani; democrazia internazionale, multi-level governance e ordine mondiale; corpi civili di pace; sistema politico dell’UE; politica estera e di sicurezza comune dell’UE; ruolo della società civile globale nella politica internazionale; enti locali e regionali per la promozione e la protezione dei diritti umani.

Mazzeo Antonio

Insegnante, peace-researcher e giornalista. Ha pubblicato numerosi saggi sui conflitti nell’area mediterranea, sulla violazione dei diritti umani, sulla criminalità organizzata e la militarizzazione del territorio; tra essi In particolare, nel 2024, si segnala “La scuola va alla guerra. Inchiesta sulla militarizzazione dell’istruzione in Italia” (Manifestolibri) e “Petrolmafie” (Collane Mafie de La Gazzetta dello Sport). Ha ricevuto il “Premio G. Bassani – Italia Nostra 2010″ per il giornalismo e nel 2013 il secondo premio nazionale “Gruppo Zuccherificio” di Ravenna per il giornalismo di inchiesta. A Roma, l’8 ottobre 2020 è stato premiato dall’Archivio Disarmo con la “Colomba d’oro per la Pace” quale riconoscimento “per aver interpretato per anni il giornalismo e la scrittura come una missione di difesa dei diritti umani e di denuncia delle ingiustizie”. 

Morelli Alessandra

nata a Roma nel 1960, si definisce una donna di dialogo e mediazione. Fin da piccola è cresciuta tra i colori e le culture del mondo, grazie al continuo trasferimento lavorativo della sua famiglia. È stata Delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) tra il 1992 e il 2021. Durante la sua esperienza per l’UNHCR ha gestito emergenze in zone di conflitto ad alto rischio, in dialogo con governi e milizie, organizzazioni intergovernative come la NATO e organizzazioni non governative internazionali e locali. Ha lavorato in ex Jugoslavia, Rwanda, Albania, Kosovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Birmania, Somalia, Grecia. La sua ultima missione è stata in Niger, paese crocevia nella rotta migratoria del Mediterraneo. Ha concluso la sua carriera nell’Alto Commissariato nel 2021, con la scelta di rientrare in Italia e sviluppare un percorso tematico sull’Arte dell’Umano per restare Umani, una riflessione esperienziale rivolta ai giovani sulla “pratica della cura”, da diffondere attraverso conferenze, incontri pubblici e itinerari formativi. Già delegata dell’Unhcr (Onu), attiva nei Paesi più instabili del mondo, è sopravvissuta a un attentato jihadista a Mogadiscio. Ha pubblicato con Àncora nel 2022 Mani che proteggono. Storie, luoghi, volti dei miei trent’anni fra guerre e conflitti.

Pagani Elio

Già tecnico aeronautico presso Aermacchi dove fu assunto nel 1974 all’ufficio Prove e qualità di volo, fu eletto nel Consiglio di Fabbrica e divenne membro del direttivo provinciale assumendo incarichi a livello territoriale e regionale in FLM e in FIM-CISL sulle problematiche del commercio di armi, del disarmo e della riconversione al civile della produzione di armi. Su questi temi prese parte al “Coordinamento nazionale dei delegati del settore bellico” costituitosi nel 1976 e partecipò all’analogo “Coordinamento dei metalmeccanici europei delle aziende a produzione militare”, organizzando anche specifici corsi 150 ore o seminari nei quali furono invitati sindacalisti di base come l’ingegner Mike Cooley della inglese Lucas Aerospace, protagonista di una innovativa lotta per i prodotti alternativi a quelli militari. Nel 1983 organizzò con una dozzina di delegati dell’industria bellica locale (Aermacchi, Agusta, Siai Marchetti, Caproni, oggi tutte unità produttive di Leonardo) uno sciopero della fame gandiano di 5 giorni contro gli Euromissili e a supporto di Thomas Siemer, l’ex progettista del temibile sistema di guida dei Cruise che sarebbero stati installati a Comiso, e di altri 8 attivisti che conducevano uno Sciopero della fame internazionale di 40 giorni contro questi ordigni nucleari. Riuscì poi ad invitare Siemer ad una assemblea di tecnici ed operai in Aermacchi, dove suscitò molto interesse la sua “conversione” antimilitarista. Nel 1988 rilasciò una intervista a Famiglia Cristiana nella quale denunciò la violazione degli embarghi ONU da parte di Aermacchi per l’esportazione e la cessione di licenza di produzione di velivoli militari e loro parti al Sudafrica dell’Apartheid. Alcuni mesi più tardi si dichiarò pubblicamente obiettore di Coscienza alla produzione militare chiedendo ed ottenendo il trasferimento alla neonata produzione civile ottenuta grazie ad una piattaforma sindacale che la prevedeva. Condivise, con il Movimento “Contro i Mercanti di Morte” e un gruppo di compagni di lavoro, lotte per il controllo e la riduzione dell’export di armi, che portò alla Legge 185/1990, e per la riconversione al civile. Fu espulso, con altri colleghi “riconvertisti” da quell’azienda nel 1991 e fondò con questi il “Comitato dei Cassaintegrati Aermacchi per la Pace e il Diritto al lavoro” che oltre ad ottenere misure di supporto agli espulsi, ottenne l’approvazione della Legge lombarda che istituiva l’Agenzia regionale per la riconversione. Successivamente ha insegnato economia e diritto in un istituto per ragionieri, matematica e scienze nella Formazione Professionale. In questo contesto ha lavorato anche con allievi disabili. Dottore in scienze politiche è autore di alcuni testi sulla riconversione, tra i quali: “Dalla produzione di armi alla produzione civile. Il caso inglese”, Eirene, 1990, e coautore di “Nuovo ordine militare internazionale. Strategie, Costi, Alternative”, EGA, 1993 nel quale si analizza il Nuovo Modello di Difesa, introdotto dai militari nel 1991 e ancora asse portante del Concetto strategico aggressivo anticostituzionale. Condivise sul territorio provinciale esperienze di lotte nonviolente e antimilitariste organizzate, come quelle del gruppo locale MIR-MN, del Comitato per la Pace varesino contro gli Euromissili, del Movimento DisArmiAmoLaPace, del Comitato Nessun M346 a Israele, del Forum Contro la Guerra. Attualmente è presidente del Centro di Documentazione “Abbasso la guerra OdV”, fondato nel 2018 con sede operativa presso il Castello dei Comboniani di Venegono Superiore (Va), oltre ad essere attivista di Pax Christi e della “Rete Sciogliamo la NATO, mai più guerre” di recente costituzione. Il 2 ottobre 2023 ha depositato con altri 21 attivisti di varie associazioni una denuncia penale contro la presenza di armi nucleari in Italia presso la Procura della Repubblica di Roma.

Salafia Adriana 

Neuropsicomotricista. E’ stata Volontaria Internazionale di Focsiv Volontari nel Mondo, in Tanzania negli anni ’90. Da allora si è sempre occupata di tematiche legate allo sviluppo dei Paesi del sud del Mondo cercando di studiare e approfondire le cause che creano ingiustizia e povertà. Impegnata nell’ambito delle “economie di giustizia”  seguendo il movimento del Consumo Critico e quello i “Bilanci di Giustizia”. Ha conseguito il diploma di Animatrice Laudato Sì’ presso il Movimento Laudato Sì’. Attualmente è vicepresidente di Pax Christi  e referente del Settore Ecologia Integrale del Movimento.

Salvarani Brunetto

Teologo, giornalista, scrittore, è nato e vive a Carpi (MO). È docente di Missiologia e Teologia del dialogo ecumenico e interreligioso presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna di Bologna e gli Istituti di scienze religiose di Modena, Bologna e Rimini. Dirige la rivista QOL, è presidente dell’Associazione degli Amici di Neve Shalom – Wahat as-Salam e della Fondazione Pietro Lombardini per gli studi ebraico-cristiani. Fra i suoi libri più recenti: Fino a farsi fratello di tutti (Cittadella 2022); Guardare alla teologia del futuro (Claudiana 2022); Quando un musicista ride (Ancora 2023); Oltre la guerra (Effatà 2023); Senza Chiesa e senza Dio (Laterza 2023); Quel che manca non si può contare (EDB 2024) e Un percorso difficile anche per Dio-Sul futuro del dialogo cristiano-ebraico. Ed. Effatà.

Simoncelli Laila

Responsabile Servizio Diritti Umani e Giustizia – Comunita’ Papa Giovanni XXIII. Coordinatrice della Rete per la Campagna Ministero della Pace – Una scelta di governo. Pesarese classe ’68. Avvocata, già missionaria in India e Africa per oltre un decennio come figura materna in case di accoglienza per bambini e giovani donne, si occupa da sempre di diritti dell’infanzia, contrasto alla tratta di esseri umani, migrazione, tutela delle donne e delle persone recluse. E’ stata volontaria nel conflitto dei Balcani negli anni ’90 col corpo nonviolento Apg23- Operazione Colomba ed ha partecipato alla Marcia Mir Sada a Sarajevo. Responsabile generale del servizio diritti umani e giustizia si occupa di monitoraggio dei diritti Umani negli oltre 40 Paesi dove è presente la Comunità Papa Giovanni XXIII e di advocacy a vari livelli con presenze sul campo. (Camerun, Niger, Libano, Grecia). Dal 2015 ad oggi è formatrice di volontari e caschi bianchi nei progetti di servizio civile. È consulente legale per la rappresentanza ONU Comunità Papa Giovanni XXIII- per la Procedura Internazionale di monitoraggio Diritti Umani – Universal Periodic Rewiev (UPR), coordina la Rete della Campagna nazionale del “Ministero della Pace – Una scelta di Governo”, ha scritto e scrive per diverse riviste e siti online (Semprenews, InTerris, Diritto24-Sole 24ore, Immigrazione.it, Chiudiamo la Forbice) e collaborato a diversi progetti europei sul tema dei diritti dei detenuti. E’ inoltre impegnata nella rete cattolica ed ecumenica per il disarmo e la messa al bando delle armi nucleari. Autrice del libro: “L’Uomo della casa senza muri” Luglio 2021 – e curatrice del libro “Ministero della Pace- Una scelta di futuro” maggio 2024 – Editrice Sempre

Tusset Elisabetta

Incontro, ascolto, accompagnamento di chi non ha voce né diritti. E insieme il desiderio di immergermi nell’immaginario passato e presente di chi sulla vita e le vite ha riflettuto, sognato e scritto. Il fare e il pensare; lo studio e l’azione concreta. La mia formazione e i miei intenti si sono sempre mossi, in una sorta di movimento pendolare, tra questi due punti fermi. Li ho condensati negli anni in una terza, bruciante passione: fissare nella scrittura ciò che vedo, vivo e desidero esprimere agli altri spesso facendomi, in punta di piedi, portavoce delle istanze degli ultimi. Alcune delle mie pubblicazioni.

Per la casa editrice Michele Di Salvo ho pubblicato: nel 2002: “Chiuditi, cerchio!” ,nel 2003: “Aquiloni Preventivi”, insieme a Nandino Capovilla. Per la casa editrice Paoline ho pubblicato, insieme a Nandino Capovilla: nel 2005: “Nei Sandali degli ultimi”; nel 2007: Bocchescucite ; nel 2010 Via crucis in Terra Santa ; nel 2012: Voglia di Normalità ; nel 2014: Esclusi ; nel 2017: Non sapevo che il mare fosse salato; Per la casa editrice ‘La meridiana, insieme a Nandino Capovilla: nel 2021: Tanta Vita. Storie meticce da una città plurale. Per le ed. Paoline ho collaborato alla cura dell’edizione dei testi: “Voce che grida dal deserto”, 2008 di “Un parroco all’inferno”, 2009

Conferenze e convegni.

In collaborazione con la ‘Campagna ponti e non muri’ di Pax Christi Italia dal 2004 organizzo incontri di sensibilizzazione sul tema della pace in Terra santa, nelle scuole e nelle città di tutta Italia. Ho spesso curato la parte informativa e divulgativa degli eventi promossi al riguardo. Dal 2009 partecipo all’organizzazione del convegno annuale Giornata Onu per i diritti del popolo palestinese, promosso da Pax Christi in varie città italiane. Dopo la pubblicazione di Esclusi, libro che tratta la situazione delle persone senza casa, ho promosso nelle scuole e attraverso conferenze pubbliche iniziative contro la discriminazione e l’emarginazione di chiunque si trovi a vivere questa condizione di povertà assoluta. Dal 2017, in collaborazione con la Campagna ‘Sulle soglie, senza frontiere’ di Pax Christi Italia, promuovo nelle scuole e nelle comunità incontri di sensibilizzazione sui temi collegati alla migrazione, alla cittadinanza ed all’inclusione di tutte e di tutti.

Vignarca Francesco

È coordinatore campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo, che studia i temi delle spese militari, del commercio delle armi, del disarmo e della riconversione industriale. Ha fondato l’“Osservatorio Milex”, struttura dedicata all’analisi ed alla diffusione aggiornata dei dati sulla spesa militare italiana. Ha coordinato diverse campagne: “Control Arms”, “Banche armate”, “Un’altra difesa è possibile”, “Taglia le ali alle armi” (contro l’acquisto dei caccia F-35 e l’aumento delle spese militari). Ha svolto attività di lobby nei confronti delle istituzioni italiane ed europee. Ha collaborato al progetto “Science for Peace” voluto da Umberto Veronesi. Da analista e giornalista interviene spesso sui media ed ha una ricca pubblicazione editoriale. Con la Rete Pace e Disarmo ha collaborato con la Campagna internazionale ICAN (premio Nobel per la pace 2017) che ha promosso il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari entrato in vigore il 22 gennaio 2021.

ORGANIZZAZIONE CORSO

Responsabile del corso: La Spada Giuliana

Formatrice e consulente di processo, svolge attività di progettazione e coordinamento di azioni formative e di sviluppo nell’ambito della consulenza strategico direzionale, finalizzata al cambiamento organizzativo ed al Project Management. Svolge orientamento al lavoro e affiancamento tecnico finalizzato allo start up d’impresa. Esperta nel management di progetti finanziati da risorse pubbliche e private, nella ricerca, acquisizione e progettazione di proposte a valere su finanziamenti comunitari, nazionali e regionali per enti pubblici e privati. Esperta nella programmazione, gestione, rendicontazione e valutazione di progetti candidati su risorse pubbliche e private, nazionali ed europee, oltre che nel processo di monitoraggio, in itinere ed ex post, delle iniziative finanziate. Facilitatore di processi partecipativi, di comunicazione e gestione di gruppi di lavoro con diverse metodologie di facilitazione e gestione di progetto (PCM, GOOP, OST, EASW).

GRUPPO DI LAVORO

Bozzini Carla

Dal 2009 è aderente a Pax Christi Italia e dal 2010 collabora con il marito Piero nel coordinamento di una ventina di associazioni in un progetto sulla cittadinanza attiva rivolto alle scuole secondarie. Si occupa di progettare laboratori interattivi per gli studenti sui temi del disarmo e della nonviolenza. Insegna matematica e fisica presso il Liceo Scientifico Copernico di Pavia. Appassionata ricercatrice della didattica laboratoriale, è responsabile del laboratorio di fisica dello stesso liceo.

Fusar Poli Ester

Aderente a Pax Christi. Musicista, educatrice e docente di pianoforte nella scuola secondaria di secondo grado, da sempre attiva in diverse associazioni per la promozione della cultura della Pace, della nonviolenza e dei beni comuni. Sia in ambito scolastico che musicale è impegnata nel coniugare temi di interesse civile con l’espressione artistica.

Fusar Poli Giovanni

Consigliere nazionale di Pax Christi e coordinatore dei Punti Pace del Nord Italia.

Zuccolotto Sonia

Insegnante da 36 anni di Religione Cattolica nella scuola primaria. Scout in gioventù e formatrice A.G.E.S.C.I., Consigliere Nazionale di Pax Christi, collabora con le famiglie in rete per la Pace.