Per Samb e Diop, Moustapha, Sougou e Nbenghe
Per tutte e tutti voi fratelli della comunità islamica di Firenze
Non è solo il gesto di un folle,
ma di un folle alimentato dalla follia
dell’intolleranza e del razzismo di matrice fascista.
Carissimi fratelli musulmani, il gruppo fiorentino di Pax Christi – Movimento internazionale per la pace – esprime sgomento per i tragici atti di violenza ai danni dei nostri amici senegalesi gravemente colpiti con la barbara uccisione di Samb Modou e Diop Mor in piazza Dalmazia e per il grave ferimento di Moustapha Diengh, Sougou Mor e Nbenghe Cheike al mercato di San Lorenzo. Vorremmo chiamarvi per nome, uno ad uno.
Siamo convinti che non si sia trattato soltanto di un folle gesto di un folle, ma di un folle alimentato nella e dalla follia dell’intolleranza e del razzismo di matrice fascista.
Siamo solidali con tutta la comunità musulmana di cui le vittime facevano parte, esprimendovi la più calorosa vicinanza nell’amicizia, nel dialogo, nella preghiera e nel vincolo di figliolanza nell’unico padre Abramo.
Questo nostro mondo e questo Paese, sempre più segnati dall’inimicizia e dalla paura dell’altro ha un grande bisogno di riscoprire e praticare i valori della solidarietà, della condivisione, dell’accoglienza e della speranza.
Come cittadini, con forza ci rivolgiamo alla società civile, al mondo dell’associazionismo, ai partiti politici affinché il rispetto per l’altro e il dovere dell’accoglienza verso lo straniero, il povero e il diverso da noi, siano salvaguardati e sostenuti. Chiediamo alle istituzioni di fermare con prontezza il virus dell’intolleranza e della xenofobia che è stato iniettato troppo facilmente nel tessuto sociale della nazione con idee e azioni gravide di violenze inaccettabili. Ci preoccupa il clima di sottovalutazione dei tanti, troppi episodi di razzismo e di xenofobia verificatisi in questi ultimi tempi in più parti d’Italia e siamo consapevoli che è necessario uno sforzo collettivo e istituzionale per contrastare sul nascere il perpetuarsi della spirale della violenza.
Come credenti non possiamo dimenticare che Gesù nel vangelo ci ammaestra: “ Ero straniero e mi hai accolto a casa tua”. Il valore dell’accoglienza è per noi un valore “ non negoziabile” e ci attendiamo che la Chiesa sia in prima linea nell’educazione alla diversità come nella denuncia esplicita di ogni razzismo.
In questa fase di acuto conflitto sociale, e di paura di impoverimento che dilania il paese a causa della crisi economica, siamo sempre più certi delle parole di don Lorenzo Milani: “Sortirne da soli è l’avarizia, sortirne insieme è la politica”.
Con fraterna amicizia,
Il gruppo fiorentino di Pax Christi
Firenze 14 dicembre 2011