«È ora di trasformare le paure in speranza: lavoro, sostegno alle famiglie, democrazia». Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, parlando dal palco in piazza Vittoria a Brindisi dove si è appena conclusa la manifestazione organizzata contro l’attentato di stamane all’istituto professionale ‘Morvillo Falconè. «Non dimenticate – ha detto ancora don Ciotti alla folla – che gli assassini sono qui e ci stanno vedendo anche attraverso la tv». Il fondatore di Libera ha sottolineato quale deve essere il ruolo della scuola. «Una scuola – ha detto – dove si parla della democrazia, e la democrazia si fonda su due gambe, la giustizia e la dignità umana. Poi c’è la terza gamba, che si chiama responsabilità. Dobbiamo assumerla anche noi, di più». E poi don Ciotti ha concluso con un appello: «Questi ragazzi sono meravigliosi, non prendiamoli in giro».
“Proviamo un grande dolore, tanto dolore e vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza alle famiglie e a tutti i ragazzi della scuola. Bisogna certo aspettare l’esito delle indagini sull’attentato. Quello che ora sentiamo di poter e dover dire che una morte di questo genere è inaccettabile . In Puglia ci sono beni confiscati alle mafie dove tanti giovani si danno da fare per ridare a questo nostro paese piu’ legalità, piu’ dignità, piu’ lavoro, piu’ giustizia sociale. Lo stesso avviene in tante scuole della Regione e del paese dove i ragazzi come quelli colpiti oggi dall’attentato imparano non solo le materie del sapere ma anche l’alfabeto della cittadinanza e della corresponsabilità. Che questo fatto violento, incredibile, non puo’ farci dimenticare la meraviglia di questi ragazzi impegnati a costruire il loro ma anche il nostro futuro” . In una nota Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera nell’esprimere vicinanza alle famiglie dei ragazzi e commenta l’attentato a Brindisi.
Brindisi, 19 mag. (TMNews) – “Una violenza inaudita pesante, una ferita profonda. Dico ai ragazzi: Non scoraggiatevi, bisogna continuare sulla strada dei progetti per la legalità. Non sappiamo ancora cosa c`è qui dietro”. Lo ha detto, dal luogo dell’attentato di Brindisi, Don Luigi Ciotti, presidente dell`associazione antimafia Libera. Un attentato che “avviene alla vigilia del ventennale della strage di Capaci, davanti ad una scuola intitolata a Falcone: certo che c’è qualcosa di strano. In questa terra di confische di beni, è un segnale inquietante”. Don Ciotti ha sottolineato che “ci deve essere uno scatto dalla cittadinanza. Spero che alle 18 saremo tantissimi. Chi ha messo le tre bombole qui per farle saltare in aria sapeva che stava commettendo una strage. Dentro la scuola c`è una bellissima foto di Giovanni e di sua moglie. Ora metteremo anche la foto di Melissa”.
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