Istallazione del Comando Nato di Lago Patria
Il Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del territorio-Campania vuole richiamare l’attenzione dei cittadini di Giugliano e di tutta la Campania sulle conseguenze che l’istallazione del comando NATO di Lago Patria comporta sulla vivibilità e sulla sicurezza. Il territorio campano paga già ampliamente la strategia di militarizzazione e di guerra che, in violazione dello spirito e della lettera della Costituzione, è stata attuata da tutti i governi che si sono succeduti.
Inoltre, recentemente, il vertice NATO tenutosi a Chicago, ha definitivamente approvata la realizzazione del cosiddetto “scudo antimissile” precedentemente concordato a Lisbona. Si tratta di un fatto gravissimo che riafferma la strategia della guerra preventiva. Ciò comporta che immediatamente saranno fatti funzionare insieme intercettatori, satelliti e radar, per creare una rete pronta a lanciare attacchi anche nucleari in caso di stato di allerta.
La base di Lago Patria, che sarà sede del nuovo Comando NATO per l’Europa Meridionale (J.F.C.), s’inserisce a pieno titolo in questo quadro, con le sue parabole di telecomunicazioni e la sua funzione di comando verso nuove guerre.
Alla cittadinanza di Gliugliano viene fatto credere che si tratti di un’opportunità di rilancio civile ed economico della zona, mentre la si rende vittima di un’assurda militarizzazione del territorio, che la espone a vari pericoli:
1. Rischi per la sicurezza: il Comando NATO di Lago Patria –con il centro radar di Licola e la base U.S. Navy di Gricignano- costituisce il vertice di un pericoloso “triangolo della guerra”, esponendo una popolosa area a possibili rappresaglie ed attentati.
2. Rischi per la salute: è stato documentato un eccezionale inquinamento dei terreni, delle falde e di tutta l’area fra Castelvolturno, Giugliano ed Acerra, dovuto a sversamenti abusivi di rifiuti tossici e nocivi. La NATO si stabilirà proprio in questo famigerato “triangolo della morte”, aggiungendovi l’inquinamento elettromagnetico delle sue enormi antenne..
3. Rischi per l’ambiente: ad aggravare l’attuale inquinamento di suolo, aria, acque interne e marine e perfino dell’etere, il J.F.C. di Lago Patria (330.000 m. quadri – 280.000 m. cubi di edificazione – 2.500 persone interne al complesso e circa 5.000 nuove presenze complessive previste in zona) complicherà la viabilità ed alimenterà il ‘triangolo del saccheggio’ ambientale’, con nuove cementificazioni, impermeabilizzazioni del suolo e scarichi fognari.
COMITATO PACE DISARMO E SMILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO – CAMPANIA